ORTESIOLOGIA PLANTARE – TERAPIA ORTESICA – PRESA D’IMPRONTA

Un’ortesi plantare è un dispositivo medico realizzato interamente su misura (per anatomia, problematica, peso, età, sudorazione ecc.) che, in generale, deve rispondere a più necessità: da un lato correggere e/o compensare una problematica e dall’altro essere ben tollerato dal paziente (leggerezza, sollievo dolore ecc.).
Tra le varie tipologie ricordiamo: ortesi plantari compensative, biomeccaniche, posturali, di scarico, di confort (pazienti geriatrici), per piede diabetico, flebologiche, antalgiche Il podologo deve necessariamente maturare una completa esperienza e professionalità, deve esercitare in maniera concreta ed altamente professionale per individuare le diverse patologie per attuare I’intervento più idoneo e specifico alla cura del problema riscontrato fino alla sua scomparsa.
L’ortesiologia plantare ha visto un’evoluzione graduale nel corso degli anni, permettendo al podologo di migliorare sempre più nell’efficacia del trattamento grazie ai progressi effettuati nella conoscenza pato-meccanica delle patologie a carico degli arti inferiori e nel campo dei materiali utilizzabili per il trattamento ortesico. A tutt’oggi la podologia offre una gran varietà di trattamenti ortesici plantari su misura, per poter far fronte alle esigenze del paziente in maniera mirata. L’ortesi plantare deve essere leggera, anallergica, resistente, armoniosa, non deve avere scalinafure o protrusioni troppo evidenti. 
Essendo un dispositivo medico su misura l’ortesi plantare nasce sempre dall’impronta del paziente; le prese d’impronta, quindi, costituiscono un passaggio obbligato per la realizzazione dell’ortesi plantare nonché un documento preciso per successivi confronti e riferimenti.
Plantari a lievitazione
A partire dall’impronta diretta in carico detta a lievitazione si ottiene un calco fedelissimo che diventerà Ia base del plantare; i plantari a lievitazione si formano direttamente sotto i piedi grazie aIIa forte spinta verso I’alto generata dalla reazione esotermica degli appositi componenti. Solidificandosi dopo pochi minuti i calchi, o meglio, le basi delle ortesi plantari vengono ritagliate, smerigliate e rivestite diventando così I’immagine speculare e indeformabile dei piedi.
Per “lievitazione” si intende quella forte espansione che si determina miscelando dei componenti poliuretanici liquidi (poliolo + isocianato). Questa miscela viene versata su delle ovatte in poliestere contenute in apposite vaschette e racchiuse ermeticamente mediante “coperchi”  ostituiti da membrane impermeabili ed elastiche oppure da pellicole in PE. Rimanendo in posizione eretta ed accomodati con i piedi sopra questi dispositivi i pazienti sentiranno i piedi liberi di assumere I’assetto più confortevole, Grazie alla spinta dal basso
verso I’alto prodotta dal poliuretano in espansione; il poliuretano si consolida in pochi minuti offrendo una base fedelissima ed indeformabile del piede da poter trasformare in plantari personalizzati che mantengano la morfologia del piede e che rispettino l’equilibrio raggiunto durante Ia reazione esotermica.


Emanuel Bellassai – podologo

Riccardo Bernabei -podologo